Le bacche di Goji

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Le bacche di Goji

Ultimamente le si ritrova dappertutto: nelle tisane, nelle barrette, nei succhi, nelle marmellate e perfino nelle creme antietà. La ragione di tanto successo sta nella eccezionale quantità di antiossidanti di questo superalimento

 

La bacca di Goji (Lycium barbarum, famiglia delle Solanaceae) coltivata da pochi anni in Europa, sorge spontaneamente in Tibet, Mongolia, Himalaya e in alcune regioni della Cina. Ha forma ovale e dimensioni ridotte; assomiglia al pomodorino ma il suo sapore è simile alle fragole e ai frutti di bosco.

 

La pianta si presenta come un arbusto, in grado di raggiungere i 3 metri di altezza e produce fiori color viola. Di questa pianta si utilizzano le bacche, che si presentano come piccoli e delicati frutti rossi con diametro di 1-2 cm.
Il Goji, ancora poco conosciuto nel nostro paese, è da secoli largamente usato in asia per via delle sue proprietà eccezionali.
Questo prodotto è considerato un caposaldo nella medicina cinese.

 

È ricchissima di antiossidanti naturali (carotenoidi, flavonoidi e acido linoleico), sostanze in grado di contrastare l´effetto dei radicali liberi, con effetti benefici sui tessuti dell´organismo, e prevenire le malattie tumorali della pelle (rallentano il moltiplicarsi delle cellule malate). A questa bacca vengono attribuite proprietà antinfiammatorie: è ricca di vitamine e sali minerali e di componenti benefici per la salute degli occhi come betacarotene, luteina e zeaxantina. Ha un contenuto molto alto di vitamina C (superiore 500 volte rispetto alle arance) e di calcio.

 

Tutte le proprietà delle bacche di Goji

  • contrasta i radicali liberi rallentando l´invecchiamento cutaneo
  • previene le malattie tumorali della pelle
  • ha proprietà antinfiammatorie
  • effetti benefici per la vista
  • stimola il metabolismo, favorendo di conseguenza il dimagrimento
  • migliora la qualità del sonno e della memoria
  • fornisce grande energia malgrado il basso contenuto di calorie (48 ogni 100 g)
  • stimola il sistema immunitario
  • regola gli zuccheri nel sangue

 

 

Come coltivare il Goji

Originario di zone con inverni rigidi, lo si può mettere in vaso senza temere il gelo. Forma un arbusto che arriva fino a 2 metri di altezza, con lunghi rami coperti di foglie lanceolate. La pianta predilige una posizione assolata e non richiede molta acqua. E’ preferibile aspettare che la terra sia completamente asciutta tra una annaffiatura e l’altra. Nel periodo primaverile andrebbe somministrato concime organico una volta ogni 15 giorni. Durante la fioritura la pianta si ricopre di piccoli fiori lilla che daranno poi vita alle bacche. E’ da tenere in considerazione che la pianta di Goji ha bisogno di qualche anno prima di cominciare a produrre i frutti in quanto cresce con grande lentezza. Se si ha modo quindi, è meglio comprarla già pronta per fare i frutti. Se invece decidete di prendere i semi del goji, il periodo ottimale per la semina è in tarda primavera. Interrate di pochi centimetri i semi e bagnate delicatamente con acqua. Tenete al riparo dalla luce diretta del sole per le prime 2 o 3 settimane. Le piantine dovrebbero nascere dopo circa 10/15 giorni dalla semina.