Si moltiplicano gli studi scientifici che riconoscono l’efficacia e le qualità delle piante curative di montagna. Una buona occasione per raccoglierle durante qualche passeggiata o anche per acquistare prodotti naturali, dai saponi alle creme, che ne contengono i principi attivi.
I montanari la considerano una vera “pianta magica” per i tanti principi attivi che contiene. L’olio che se ne ricava funziona molto bene, se inalato, come rilassante contro l’ansia, il nervosismo, lo stress e perfino l’insonnia. In alcuni casi ha effetti positivi anche contro il mal di testa. E' antisettico, antinfiammatorio, allevia i dolori da cervicale o per strappi muscolari e cicatrizza in caso di ustioni e punture di insetti.
Le sue mucillagini svolgono un’azione protettiva ed emolliente: da qui la calendula, per esempio, è molto utile per le dermatiti dei neonati da pannolino o anche per il trattamento protettivo dal sole. La calendula ha anche ottime proprietà antisettiche e antibatteriche.
Ideale per dormire ma anche con ottime caratteristiche e acidi organici per decongestionare l’intestino, tonificare la pelle e rinfrescare il corpo. Le sue qualità sono state descritte già nei testi di Plinio.
Noto anche come l’erba di San Giovanni è ricco di flavonoidi e ipericina. Un perfetto lenitivo con azione cicatrizzante, specialmente sulle scottature.
Viene anche chiamata, in montagna, con il nome di “erba delle cadute”. Distorsioni, contusioni, traumi in genere, stiramenti muscolari e tendinite: potete affrontarli con le creme realizzate a base di arnica di montagna.
Possiede un’enorme quantità di vitamina C: 15 volte maggiore rispetto a quella di un limone. Inoltre, grazie ai carotenoidi, ha proprietà astringenti e protettrici nasali.