Primula

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Primula
La Primula t´annunzia, o verginella, La primavera de´ tuoi sedici anni; La Primula che certo in cor ti dice: Com´ io che torno alla stagion novella, Tu non conosci nella vita affanni, Tu sei felice! E, com´ io pari a sposa giovinetta Veggo intorno sorridermi natura, Vedi Amor che scherzando a sé ti chiama E fiori a piene man per via ti getta: Spera, o gentile, nell´età futura E credi ed ama. Queste ti dice, ed altre cose belle Ma non ti dice: io vivo un giorno solo, E a te forse, alla nuova primavera Quand´ io torni coll´ altre mie sorelle, Non di speranze, ma sarò di duolo La messaggera. GUGLIELMO RAISINI E’ appena iniziata la primavera; perché allora non parlare della primula, regina di primavera? La primula è uno dei primi fiori a sbocciare, anche nei paesi più freddi, appena il clima inizia ad intiepidirsi; per questo è considerata il simbolo della primavera e della speranza di rinnovamento tipica di questa stagione. Il termine primula deriva dal latino ‘primus’ (primo), a indicare la comparsa precoce del fiore non appena finisce il gelo invernale. Le primule che fioriscono in Italia sono di circa una decina di specie, caratterizzate da una fioritura intensa e molto colorata; crescono spontaneamente fra le rocce, ai margini dei boschi, nei cuscini di muschio e tra gli arbusti, regalando una nota di leggiadria e freschezza. C´è una leggenda sulle primule che crescono fra le alte e inaccessibili rupi boschive in cui si racconta che un pastore, attratto dalla bellezza di quei fiori e solo di quelli, perché non aveva da portarli né a una fidanzata, né ad un´amante, s´arrampicò in vetta ad una montagna per raccoglierne, ma, preso dal capogiro precipitò giù nei burroni perdendo miseramente la vita. Oggi, per fortuna, per averle in casa non dobbiamo rischiare la vita. Le più note e le più comuni sono le primule a fiore giallo; più rare ma di raffinata bellezza sono le primule dalla corolla rosso intenso, violetto, lilla, blu e bianco. Rilevanti sono le proprietà medicinali della primula; gli infusi a base dei suoi petali e rizomi essiccati sono un buon rimedio contro emicranie e infezioni delle vie respiratorie. Le primule hanno fatto la loro comparsa anche in una canzone dei Dik-Dik ‘Il primo giorno di primavera’; alla primula viene associato un significato romantico, una storia d’amore; uno dei versi di questa canzone dice infatti: ”mentre nasce una primula, sto morendo per te”. I fiori hanno sempre popolato le più belle canzoni italiane e non: i fiordalisi, le rose e i tulipani di De Andrè, o i fiori ricchi di un grande significato poetico come i papaveri, sempre di De Andrè, o ancora gli indimenticabili e profumatissimi “fiori rosa, fiori di pesco” cantati da Battisti; tutti fiori importanti ma, con i Dik-Dik, anche un fiore effimero, semplice e molto popolare come la primula è stato immortalato in un pentagramma. Ma la semplice e banale primula era anche il fiore preferito del ministro inglese Disraeli che, nel 1877, inginocchiandosi davanti alla regina Vittoria d’Inghilterra, per offrirle la corona delle Indie, ricevette dalla sovrana, come gesto simbolico, un mazzolino di primule; Disraeli amava a tal punto le primule che, ai suoi funerali, i conservatori, misero, in suo ricordo, una primula all’occhiello e la sua tomba fu ricoperta da questo coloratissimo fiore. Ora che i nostri prati e boschi brillano di colori grazie a piccoli ed insignificanti primule, che le vetrine dei fiorai delle nostre grigie città ci attirano con bellissimi ( e anche economici! ) cestini di primule, quando coloreremo le nostre case con banali e semplici primule, forse guarderemo a questo fiore con un altro occhio; non sarà solo un fiore bello e bisognoso di poche cure, ma sarà anche un fiore importantissimo, perché ci ricorderà l’inizio della primavera, ravviverà le nostre giornate e ci regalerà la speranza ,di rinnovamento e giovinezza, simboli della stagione appena iniziata. Forse nessun innamorato regalerà alla sua bella un mazzolino di primule, ma è comunque bello ricordarla come annunciatrice della “Primavera”.