Piante dell’altro mondo? - 6

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Piante dell’altro mondo? - 6
Il viaggio tra le piante che hanno colonizzato l’Europa dopo la scoperta dell’America continua con un fiore che non venne importato non per la sua bellezza ma per essere mangiata! Questa pianta e’ la Dalia. Il suo nome deriva del botanico svedese Andreas Dahl e fu introdotta nel 1790 dal direttore del Giardino Botanico di Citta’ del Messico nell’Orto Botanico di Madrid, proprio per essere utilizzato come specie alimentare come si faceva con la patata. Ancora fino al 1817 la Dalia veniva definita come pianta alimentare, benche’ il tubero di questa pianta non venisse adoperata in nessun modo e fosse addirittura rifiutata dagli animali. Per il gusto acido e disgustoso dunque l’esperimento fallì, ma gli spagnoli rimasero incantati dal colore di quei fiori e iniziarono ad utilizzare la Dalia nei giardini. Anzi secondo alcune fonti le prime piante furono coltivate nel giardino dell’Escorial per l’esclusivo piacere dei monarchi spagnoli e solo tramite un vero e proprio spionaggio i giardinieri francesi riuscirono a strapparla agli spagnoli. La Dalia fu poi introdotta in inghilterra e poi in Germania, dove Goethe, ormai sessantenne, la conobbe e amo profondamente questo fiore. In Italia il primo esemplare di Dalia fu una “Dalia variabilis” piantata a Parma nel 1798. Questi primi esemplari erano molto piu’ semplici, nel corso degli anni infatti tramite incroci e impollinazioni artificiali la pianta e’ stata modificata fino a poterne classificare piu’ di 1500 varieta’ diverse, un numero molto grande se si pensa che quando nel 1790 arrivo in Europa esistevano solo tre specie. La Dalia poi non è solo una pianta per giardini: se il tubero non ha un buon sapore ha sempre comunque una sua utilita’, infatti in campo medico e’ utilizzato per estrarre l’inulina e lo zucchero levulosio, prescritti per i diabetici.