Ginestre

pianta arbustiva comune ginestra fiori gialli germanica cytisus scoparius junceum tinctoria ulex

Ginestre
Le ginestre sono piante arbustive molto comuni nelle sue diverse specie, vivono dalle zone marine a quelle submontane. Con il nome di ginestra si indicano in realta’ diverse varieta’ con caratteristiche molto diverse tra loro. Se tutte queste piante generalmente hanno in comune i classici fiori gialli e la facilita’ di adeguarsi facilmente a qualsiasi terreno povero, la forma e la grandezza cambia considerevolmente dall’una all’altra. Tra le piu’ diffuse si trovano: la genista germanica con spina ascellari, foglie semplici ed ellittiche r fiori gialli portati in raceti terminali; la cytisus scoparius, detta anche ginestra dei carbonai per via dei semi neri, ha un fusto verde a cinque spigoli e foglie piccole, fiorisce tra maggio e giugno con fiori gialli singoli o a coppie; la spartium junceum o ginestra di Spagna ha rami cilindrici quasi senza foglie; la genista tinctoria o boccellina e’ la piu’ piccola di tutte le varieta’ con foglie lanceolate e rami verdi, fiori solitari e gialli; la ulex europaeus o ginestrone il cui nome e´ dovuto al grosso fusto spinoso.
Tutte queste ginestre si adattano bene a terreni poveri e assolati, non per niente Giacomo Leopardi parlandone in una sua poesia sottolinea il fatto che queste piante vivono spesso nei terreni piu’ nudi e spogli contro una natura aspra che sembra non offrire nessuna possibilita’ alla vita. Vengono proprio per queste caratteristiche utilizzate nel consolidamento di scarpate e per il rimboschimento di zone distrutte da incendi, ma ultimamente altri usi stanno coinvolgendo la ginestra. Per questa pianta infatti sono stati fatti diversi studi e presto potra’ essere utilizzata per produrre tessuti simili al lino, ma anche per ottenere una miscela che unita a materie plastiche possa dar vita a componenti da utilizzare nell’industria automobilistica. Si tratta di un composto difficilmente infiammabile e che anche in caso di incendio non libera sostanze tossiche, come alcune componenti usate finora. Una scelta che mostra come la ricerca di materiali tecnologicamente avanzati a volte debba partire dalla semplice osservazione della natura che ci circonda, sfruttando a pieno le risorse che si trovano gia’ in natura.